"Tanti auguri" in tutte le lingue del mondo
Erica, 24 anni Università di Trieste Gran chiacchierona, ritardataria cronica, dimentico a casa l'ombrello nei giorni di pioggia ma ho lo zaino sempre pronto per ogni avventura. |
Io sono qui: Wolisso, Etiopia |
14/03/2017- Oggi ho festeggiato il mio 24esimo compleanno qui a Wolisso.
La sera ci siamo ritrovati in Guest House con tutti i farengì (come chiamano noi bianchi qui in Etiopia) per una cena all'italiana cucinata da noi (mancano molto i piatti della mamma!). È stato bello vedere come persone praticamente sconosciute possano ritrovarsi e sentirsi quasi una famiglia, condividendo il poco che si ha e godendo del semplice “stare insieme”.
La giornata è stata anche ricca di regali e tra tutti devo proprio citare i tantissimi disegni che Linda (figlia di Silvia e Fabio) mi ha donato. Ma il regalo piú bello che mi è stato fatto è un luogo speciale: una panchina in fondo al corridoio della pediatria, subito dopo la porta della stanza dei malnutriti, l'ultimo step prima della dimissione. Questa panchina è un simbolo: da lì si vedono uscire tutti i bambini che ce l'hanno fatta, che rappresentano una vittoria. Silvia mi ha svelato un segreto: ognuno di questi bambini incarna lo stimolo per lavorare sempre meglio tutti i giorni e per imparare sempre di più; anche se tutti i ricoverati in pediatria non si potranno salvare e spesso dovremo fare i conti con la morte (che purtroppo qui è ancora molto presente), qualcuno ce la farà, e sarà lui il punto di forza di tutto il lavoro fatto qui.