Pole pole indio muendo

Letizia, 25 anni
Trieste - V anno di Medicina

Mi piace la montagna e il profumo della pioggia d'estate, penso che il miglior mezzo di trasporto siano i propri piedi, mi piace camminare e condividere la strada.
Io sono qui:
Tosamaganga,
Tanzania
10/04/2015 - Pole pole indio muendo, chi va piano va sano e va lontano: questa è la filosofia di vita che scopro qui in Tanzania. Con la mia mente occidentale abituata a programmare ogni istante della giornata mi sono chiesta cosa sta aspettando la donna seduta sul tronco di legno a bordo strada, l'uomo all'ombra di un albero con la chioma a ombrello rossa e verde, il bambino fermo davanti a un pallone con la porta a pochi metri da lui.
Cosa o chi aspettano?
L'orologio ha deciso di abbandonarmi dopo nemmeno due giorni trascorsi qui e credo sia stata una gran fortuna, guardare l'ora non ha molto senso quando la giornata sembra durare molto più delle 24 ore convenzionali. Quelle 24 ore in cui sono abituata a svegliarmi-lavarmi-mangiare-prenderelautobus-andareatirocinio-pranzare-seguirelelezioni-farelaspesa-correre-cucinare-lavareipiatti--farelalavatrice-leggere-stendere-dormireleorecherestano. Per poi ricominciare uguale il giorno dopo.
In un giorno tanzaniano le ore sono sempre 24, metà col sole e metà con la luna, eppure il tempo avanza. La gente cammina piano, i gesti sono lenti, le strette di mano lunghe ed energiche, le parole dolci. Non c'è fretta.
L'unica cosa che corre qui - oltre ai taxi - sono le nuvole: il cielo cambia rapidamente aspetto e colore, sotto di lui solo distese di erba verde e terra rossa. Penso che se il bambino fermo davanti al pallone venisse in Italia ci chiederebbe, ridendo, "Masungu, dove stai correndo?"

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